VENERDÌ 29 APRILE | ore 19.00 | sede Asvegra – Via S. Lucia, 42 Padova (PD)
Evento gratuito organizzato da ASVEGRA
Il soggetto per sapere chi è per l’Altro deve passare attraverso gli altri, in un movimento di va e vieni – come il gioco del rocchetto freudiano del Fort/Da.
L’andirivieni rivela la prossimità del soggetto al gruppo e la complessità del suo stesso essere.
Antonia Guarini, in questo suo libro attraverso la ricapitolazione della sua esperienza di analizzante prima e di psicodrammatista e didatta poi, riparte: Riprendendo il filo del rocchetto.
Il punto ab origine è l’atto di fondazione dello psicodramma analitico a opera dei coniugi Lemoine e di un gruppo di giovani psicoanalisti di formazione lacaniana, interessati alle tecniche di gruppo. Siamo nella Parigi dei primi anni ’60, nel tumulto rivoluzionario del ’68, nel rogo delle lotte studentesche, nella rivolta contro l’autoritarismo universitario, è qui che lo psicodramma prende forma. Nell’eco della crisi la possibilità di elaborazione soggettiva si intreccia a quella dell’altro nel gruppo.
Quello che l’autrice intende porre è se, oggi, di fronte alla deriva olofrastica del linguaggio e alla chiusura rispetto al legame sociale, lo psicodramma analitico possa costituire ancora un valido strumento terapeutico. Riconoscersi nell’altro può condurre a risignificare la propria storia e ricostruire un legame sociale attraverso una nuova narrazione.
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