Dalla diagnosi alla terapia: chi fa che cosa, come e perché. Modelli teorici e pratici a confronto
Il gruppo di studio si propone di sviluppare un approfondimento ed un confronto intorno alle conoscenze in ambito psicodiagnostico nel nostro lavoro, per costruire insieme una sorta di modello mentale per pensare il/al paziente.
Partendo dalla presentazione di un caso clinico si passa al comprendere più a fondo i procedimenti per formulare le ipotesi diagnostiche, con l’utilizzo di un modello clinico di tipo fenomenologico, relazionale e psicodinamico.
Pensiamo che l’utilità del percorso diagnostico sta soprattutto nell’essere strumento di osservazione orientata e sistematizzata del paziente: la si potrebbe definire una griglia per osservare e per pensare.
In questo gruppo di studio, oltre alla classica presentazione di un caso clinico, in particolare ci piacerebbe poter co-costruire la possibilità di discutere sulla scelta degli strumenti testistici utilizzati e utilizzabili, sia per verificare e confrontare le ipotesi diagnostiche, ma anche con l’intento fenomenologico e dinamico di capire non tanto “cos’ha” il paziente ma anche e soprattutto “chi è” la persona che abbiamo di fronte e come funziona.
Il confronto sarà, dunque non solo teorico-tecnico, ma soprattutto pratico e concreto per dare risalto e maggior importanza all’intervento psicodiagnostico e quindi alla diagnosi psicodinamica, utilizzando strumenti e modelli che ci consentano di poter giudicare come valide le nostre ipotesi di partenza e per poter scegliere, di conseguenza, l’intervento terapeutico più adatto per quella specifica situazione e quello specifico paziente.
Ci interessa proporre, confrontarci e discutere un modello multidisciplinare integrato come approccio alla diagnosi, che diventa così logica conseguenza di un assetto di pensiero che parte dalla convinzione dell’unicità dell’essere e della necessità, da parte del terapeuta, di saper cogliere questa unicità restituendo al paziente una terapia utile per lui e non esclusivamente quella che noi siamo in grado di fare. Questo non significa disconoscere la nostra scuola di pensiero, ma vuol dire osservare ed ascoltare le richieste che ci vengono rivolte e dare a queste risposte utili e fruibili. Per fare questo è necessario approfondire il nostro campo di conoscenza anche rispetto agli strumenti psicodiagnostici al di là della nostra propensione o abilità ad utilizzarli, ma per conoscerne le potenzialità e tradurle in atti terapeutici utili per il paziente.
Seguendo queste premesse abbiamo pensato di proporre questo gruppo di studio che offre la possibilità di un attivo confronto tra diverse impostazioni, permettendo ai partecipanti di portare la loro personale esperienza clinica partendo appunto da un approfondimento rispetto all’importanza della diagnosi come atto terapeutico iniziale ed indispensabile.
Le Coordinatrici del gruppo saranno la Dott.ssa Alessandra Furin e la Dott.ssa Federica Durano; per quest’anno si è pensato di definire quattro incontri in cui saranno affrontati aspetti diversi della diagnosi e per ognuno sarà presente un “esperto” per trattare la diagnosi psichiatrica, l’utilizzo del test di Rorschach, la diagnosi in età evolutiva e la diagnosi in gruppo.
Gli incontri, con cadenza mensile, saranno accreditati ed inizieranno a partire da aprile
EVENTO ACCREDITATO ECM
https://www.asvegra.it/curriculum-vitae-gruppo-di-studio-asvegra-di-psicodiagnostica/