L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è quello di approfondire la riflessione e lo studio relativo alla funzione della diagnosi e ai modi in cui è possibile effettuarla ai fini di una presa in carico che favorisca la crescita evolutiva del paziente. In questo ciclo di incontri saranno proposti come spunti di riflessione degli scritti sulla diagnosi fenomenologica, psicodinamica e psicoanalitica e sulle dinamiche trasformative nel campo terapeutico. Il metodo di lavoro prevede un coinvolgimento attivo dei membri del gruppo a partire dalla presentazione dei colloqui effettuati in fase di consultazione e in fasi di trattamento più avanzato. Questo lavoro di co-visione si sviluppa nel campo gruppale attraverso le libere associazioni di ognuno dei partecipanti, con-sentendo di arricchire l’inquadramento diagnostico in senso stretto, stimolati a conoscere il paziente e a dare un senso a ciò che accade su più livelli. La diagnosi che prende forma è dunque rappresentata non tanto da un quadrato (inquadramento diagnostico) ma più da un cerchio (il gruppo, la comprensione, il contenitore, il luogo con la funzione che può alimentare una crescita evolutiva fin dalle prime fasi dell’incontro) o forse da più cerchi, come quelli che si formano progressivamente quando si lancia un sasso nell’acqua. Una diagnosi che apre. Delle co-visioni che si concentrano sulle dinamiche che avvengono nel campo condiviso dal paziente e dal terapeuta e su ciò che emerge nel campo gruppale.
Il gruppo si presta, dunque, come cassa di risonanza in cui ascoltare ciò che risuona e come apparato per digerire e pensare creativamente. Un’ esperienza diagnostica che consenta di dare dei nomi alle cose, anche attraverso le trasformazioni affettivo visive che possono svilupparsi a partire dall’incontro con il paziente e dai suoi racconti. Un processo di “alfabetizzazione” (Bion) viva che consenta di attivare progressivamente la capacità di digestione e la pensabilità mai definitiva.
Come la diagnosi apre alla cura?
Gli incontri avverranno il lunedì con cadenza mensile dalle 21.15 alle 23.15 . Il gruppo, nel primo incontro, rifletterà sull’esperienza diagnostica partendo da riferimenti teorici e clinici (2 ore). Dal secondo incontro in poi, lavorerà a partire dalla presentazione di un caso clinico (durata 45 minuti) a cui seguirà il lavoro di scambio riflessivo tra i partecipanti (durata 1 ora e 15 minuti).