Dott.ssa Federica Durano – Dott. Aldo Levrero
10 incontri : un incontro al mese il sabato dalle 10,00 alle 13,00 per un totale di 30 ore
Luogo e Sede: Studio di psicodiagnostica Durano-Formentin – Via Palesa 20, 35128 PADOVA
Sintetica descrizione dei contenuti:
Scopo del corso nel suo insieme è quello di fornire indicazioni precise e mirate rispetto all’utilizzo di uno strumento psicodiagnostico attraverso modalità didattiche sia teoriche che pratiche che consentano non solo di ampliare le conoscenze, ma di consolidare la pratica e l’approfondimento dei test psicologici.
Particolare attenzione sarà data agli aspetti teorici e pratici della somministrazione, siglatura ed interpretazione del test di Rorschach secondo il metodo Passi-Tognazzo dando ampio spazio alla discussione di casi clinici portati dai corsisti. L’utilizzo dei test psicodiagnostici in ambito clinico è senza dubbio uno degli strumenti cardine nell’orientare lo Psicologo verso una diagnosi, si tratti di test di livello intellettivo,proiettivi o di ambito neuropsicologico.
La letteratura scientifica relativa ai test poi ha spesso prodotto un gran numero di indici utilizzabili nello scoring e nell’interpretazione dei dati, ma più difficilmente è possibile acquisire le conoscenze necessarie ad un’interpretazione qualitativa dei dati stessi nonché il know-how che permetta di operare correttamente in situazioni cliniche anche relativamente frequenti ma raramente descritte nei manuali.
Da aggiungere, inoltre che spesso ci si trova di fronte alla necessità di rispondere a quesiti psicodiagnostici ed è a quel punto indispensabile sapere esattamente quale strumento testistico è più opportuno, sapere motivare perché si è scelto quello strumento piuttosto che un altro e ancora quando non è possibile utilizzare un determinato test e perché.
Sarà quindi posto l’accento sulla dimensione qualitativa della prestazione del paziente ai diversi test e del rapporto di quest’ultima con i dati di tipo quantitativo, cercando anche di rispondere domande di tipo pratico in merito alle modalità di somministrazione ed alle eventuali difficoltà che talvolta emergono in questo contesto nell’attività clinica di tutti i giorni.
Verrà proposto inoltre un modello di possibile uso integrato di prove nate e sviluppate in ambito diverso, ma che evidentemente possono dare un contributo utile nell’ottica di un processo teso non solo alla determinazione di una categoria diagnostica, ma piuttosto ad una descrizione delle modalità di funzionamento emotivo, cognitivo e comportamentale delpaziente, indispensabile nell’implementazione di un percorso di cura.
Ampio spazio verrà dato, quindi, alla presentazione di casi clinici esemplificativi di questo tentativo di integrazione dei dati provenienti dai diversi test, nel tentativo di disegnare del paziente non solo un quadro complessivo e sfaccettato delle disabilità e dei deficit, ma anchedelle potenzialità e dei punti di forza, vero cardine della strutturazione della terapia volta al miglioramento della qualità della vita del paziente stesso.
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