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1 Gennaio 2016

Gruppo Studio L’intervento in età evolutiva Anno 2016 “Pensabilità e alfabetizzazione emotiva:l’incontro con i limiti e la relazione dentro i limiti”

foto L. Frasson 2016 tutti i diritti riservatiIl gruppo di studio Asvegra “L’intervento in età evolutiva” è attivo dal maggio 2010 e ha costruito percorsi di riflessioni fin dalla fondazione su aspetti di criticità importante nel lavoro in età evolutiva, in special modo sul tema de “la cura della rete”, aspetto sempre fondante ma nell’ambito dell’età evolutiva di particolare complessità.

Il campo minori ha molte agenzie coinvolte, molti interlocutori e molte figure professionali diverse: questo aumenta la complessità nella costruzione, valorizzazione e tenuta della rete, e nella cura della rete di cura. Da questo vertice diventa fondamentale considerare la difficoltà e la ricerca di un linguaggio comune e l’individuazione di cosa sia adeguato per restare in rete.

Da questo sviluppo, il gruppo si è costituito all’interno di un contenitore di lavoro incentrato sulla riflessione attorno ai possibili modelli d’intervento in età evolutiva, focalizzandosi su specifici criticità:

· la complessità e criticità nella gestione della presa in carico di situazioni complesse;

· la strutturazione degli interventi in ambiti istituzionali, nel confronto tra il pubblico e il privato;

· la strutturazione dei rapporti con i pazienti e con i genitori, attraverso la definizione di spazi, tempi e confini adeguati, con l’interrogativo ulteriore sul come ci si struttura se si lavora in un ambito privato;

· gli interrogativi sui riflessi istituzionali nelle prese in carico: quanto il funzionamento istituzionale determina o condiziona la diagnosi, con il rischio della paradossale esclusione della mente del clinico proprio nel momento in cui dovrebbe attivarsi l’incontro tra le parti, nel momento in cui intendiamo la diagnosi come attribuzione di significato e non più nel suo etimo di “riconoscere attraverso”;

· la presa in carico nel confronto tra interventi con strutturazione più consolidata e la possibilità di flessibilità e originalità in interventi specifici e progettuali all’interno di una presa in carico più ampia e articolata;

· il limite come contenitore e definitore di progettualità e obbiettività (nel senso degli obbiettivi ma anche nel senso di una struttura chiara, condivisa e riconosciuta).

Nel 2015 il progetto si è declinato intorno al concetto di alfabetizzazione emotiva, con la necessità di riflettere intorno alle situazioni dove diventa necessario saper utilizzare il linguaggio e il vocabolario delle emozioni e degli affetti per permettere ai nostri pazienti spesso in difetto in questa possibilità, l’occasione di poter dialogare tra i tumulti del mondo interno e l’incontrarsi con l’esterno nelle varie possibili declinazioni e rappresentazioni, cercando di trasformare in pensabilità gli affetti non pensabili e non tollerabili.

Nel 2016 il gruppo intende sviluppare ulteriormente l’area dei limiti e dell’alfabetizzazione emotiva, all’interno di un percorso che cerca di orientare il lavoro su come la pensabilità e l’alfabetizzazione emotiva possano essere costituiti dall’incontro con i limiti e nell’incontro con i limiti, come anche riflettere su cosa vuol dire Limite nel lavoro analitico quando parliamo di setting, e quanto la tematica del limite ha a che fare con la creazione dei setting, quindi anche del lavorare istituzionalmente orientato, che si tratti del lavoro con i bambini piuttosto che con gli adolescenti o i genitori, quindi con attenzioni particolari a quelle che possono essere modalità e tecniche di intervento specifiche per stati e fasi evolutive ed esistenziali, dalla psicoterapia infantile all’intervento con la genitorialità.

Parlare di limiti porta poi inevitabilmente e costitutivamente a dover riflettere sulle relazioni e quindi sui legami, temi toccati anche da alcune iniziative dell’Associazione Asvegra del 2015, “I legami e i limiti che ci attraversano – Conversazioni intorno alle nuove psicopatologie”, iniziative che hanno visto coinvolti diversi membri del Gruppo di Studio.

La riflessione su questi temi la pensiamo assolutamente integrata e importante da sviluppare per il percorso del nostro gruppo.
Limiti e legami, come due concetti assolutamente complementari, inscindibili e reciprocamente strutturanti: il limite come luogo privilegiato di elaborazione e di costituzione di quei legami che regolano il funzionamento dell’apparato psichico, sia rispetto alle dinamiche interne, sia rispetto alla realtà esterna e a tutto quello che succede tra l’individuo e il noi, tra l’individuo, il gruppo e la società. Nuove psicopatologie come inevitabili concettualizzazioni rispetto al nuovo mondo e ai nuovi mondi che attraversiamo, mondi estremamente diversi rispetto al passato e in continua incessante e vertiginosa trasformazione, citando Silvia Corbella:
“Gli abitanti del mondo occidentale sembrano, per certi aspetti, poter essere assimilabili alle vittime di un trauma, provocato da trasformazioni troppo rapide per essere integrate, appiattiti in un eterno presente ripetitivo, senza più radici nel passato e con il timore di un futuro incerto e incontrollabile”…con l’angoscia di non avere un futuro, angoscia che costringe come unica pensabile salvezza a eternizzare il presente.

In considerazione di questo, un possibile sviluppo di un lavoro già introdotto nel 2015 riguarda una sempre più importante e necessaria attenzione ai riverberi e agli intrecci (e alle possibili reciproche conseguenze) tra il lavoro nella clinica, la teoria e la riflessione sul sociale allargato, nella necessaria considerazione del lavorare e pensare psicoanaliticamente all’interno di un campo sociale.

Per poter sviluppare quanto sopra esposto la metodologia che verrà utilizzata si baserà sul confronto/discussione in gruppo di uno specifico argomento riguardo al tema “Pensabilità e alfabetizzazione emotiva: l’incontro con i limiti e la relazione dentro i limiti” che verrà trattato dal punto di vista clinico e/o teorico di volta in volta dai membri del gruppo in base alla calendarizzazione che verrà definita

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. Gli incontri si terranno di lunedì con cadenza mensile dalle 21.10 alle 23.10, secondo il seguente calendario:

7 marzo 2016

11 aprile 2016

9 maggio 2016

20 giugno 2016

19 settembre 2016

17 ottobre 2016

14 novembre 2016

12 dicembre 2016

 

Come per il 2015 anche per il 2016 verrà fatto richiesta di accreditamento ECM.
Per il 2016 ci sarà un avvicendamento nel coordinamento del Gruppo di Studio con come
nuova coordinatrice Paola Ceccon che subentra a Maurizio Salis che ha coordinato il Gruppo dal 2010 al 2015.
Per chi fosse interessato a a partecipare al Gruppo si prega di contattare la coordinatrice Paola Ceccon entro il 28 Gennaio 2016.

 

Foto L. Frasson 2016 tutti i diritti riservati.

 

 

EVENTO ACCREDITATO ECM

 

Per effettuare il download del programma clicca qui:

Programma gruppo età evolutiva

 

https://www.asvegra.it/curriculum-vitae-gruppo-di-studio-asvegra-lintervento-in-eta-evolutiva-anno-2016/

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